Casentino: al via lavori a Pratovecchio-Stia

16 giugno 2016

La collaborazione tra Consorzio e enti pubblici porta benefici ai cittadini. Il Comune di Pratovecchio ha scelto come partner il Consorzio al quale è stato passato il progetto preliminare da presentare come domanda sui fondi PSR Toscana. La partnership ha funzionato, il bando è stato vinto e il Consorzio così potrà sviluppare il progetto con un finanziamento di 376mila euro.

«Il Consorzio - commenta il presidente Paolo Tamburini - diventa sempre più un partner indispensabile per l'ottenimento di finanziamenti e come operatore per la difesa idrogeologica e la sicurezza del territorio». Soddisfazione anche da parte del vicesindaco di Pratovecchio-Stia, Serena Stefani. «Anche ai piccoli Comuni come il nostro è possibile accedere a fondi europei per questo genere di interventi per la difesa del territorio e questo grazie anche alla lungimirante collaborazione della nostra amministrazione con un soggetto come il Consorzio, specializzato in questo genere di interventi».

I lavori. Gli interventi riguardano la sistemazione di fronti di frana e dell'alveo di un torrente che interessano il territorio di Pratovecchio-Stia con consolidamento e messa in sicurezza nelle zone Catero-Ama e Tartiglia. L'intervento di Catero-Ama prevede due generi di lavori. Quelli per ripristinare, a seguito di una frana, un tratto fondamentale di strada secondaria tra Stia e Pratovecchio molto utilizzata dagli abitanti . E quelli per la messa in sicurezza di una parte di frana che poteva finire in futuro su un torrente sottostante creando disagi forti agli abitanti più a valle. Per l'intervento Tartiglia si tratta di lavori su una frana che aveva isolato un distretto abitativo e quindi sono fondamentale per la messa in sicurezza della zona e per i cittadini in modo da evitare loro disagi.

Cooperazione tra Consorzio e Comuni, vincente per i cittadini e le imprese. Come sottolinea il vicesindaco Stefani, «L'aver ottenuto un finanziamento per queste due importanti opere dimostra come la collaborazione tra enti sia sempre più fondamentale. In questo caso con il Consorzio di bonifica che oltre ad averci facilitato l'accesso al finanziamento, lavorerà come presidio sul territorio con competenze specifiche importanti. Una sinergia questa che dovrà poter continuare in futuro non dimenticando che prevenire i disagi ambientali a monte salvaguarda anche la valle che in questo caso vuol poter dire fino alla città di Arezzo quindi dobbiamo insistere in questa logica di collaborazione anche perché con questa operazione attiveremo forza lavoro locale». Anche per Tamburini, la collaborazione è l'unica strada percorribile per la difesa del territorio e per il suo sviluppo. «Vogliamo tutelare - commenta il presidente - attività economiche, cittadini e tutte le realtà della zona. Il Consorzio è sempre più identificato dai soggetti istituzionali, Unioni dei Comuni in particolare, come lo strumento in grado di catalizzare le esigenze territoriali, formalizzarle, come nel caso delle richieste di finanziamento da contributi regionali e quindi metterle in atto dal punto di vista operativo».

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