ARNO: MESSA IN SICUREZZA IN VOLO

4 maggio 2020

Beatrice Lanusini (responsabile CB2 settore difesa del suolo – area Valdarno): “L’intervento scenografico si è reso necessario per garantire il libero deflusso idraulico del fiume e per limitare gli effetti erosivi che l’accumulo del materiale trasportato dalle piene avrebbe potuto indurre sul ponte di Rignano sull’Arno” Serena Stefani (Presidente CB2): “Il Consorzio 2 Alto Valdarno ha sempre lavorato a pieno ritmo anche nel periodo di lockdown – commenta la Presidente del CB2 Serena Stefani -. Da oggi, potranno partire, oltre ai lavori indifferibili e urgenti, anche gli interventi di manutenzione ordinaria del reticolo che, in progress, andremo a realizzare seguendo il cronoprogramma definito annualmente e approvato dalla Regione Toscana. Insomma il Consorzio è pronto a “ripartire”, nella consapevolezza che, di fatto, non si è mai fermato!” Daniele Lorenzini (Sindaco di Rignano sull’Arno): “Un intervento di sicurezza e decoro importante per la nostra cittadinanza”

Le immagini mozzafiato non documentano uno spettacolo acrobatico ma un intervento realizzato dal Consorzio 2 Alto Valdarno, prezioso per la messa in sicurezza idraulica di un’area del territorio valdarnese densamente popolata.

 A fare da cornice il ponte mediceo che  scavalca l’Arno, collegando   Rignano sull’Arno a Reggello, in località San Clemente.

Sulla pila centrale del trait d’union tra i due comuni, le piene  di novembre e dicembre avevano lasciato un vistoso segno: accumuli importanti di legame e residui vegetali che hanno finito per creare ammassi non solo anti-estetici  da vedere ma anche pericolosi ai fini della funzionalità del corso d’acqua.

A complicare la situazione la loro posizione, in un punto apparentemente irraggiungibile.

Alla fine il sistema per rimuoverli è stato individuato e la scelta è caduta sull’intervento di un “operatore volante”, un operatore abilitato ad effettuare i lavori in quota su funi.

Con l’aiuto dei necessari dispositivi di sicurezza, alla vigilia del 1 maggio,   si è calato dalla sommità del ponte verso il fiume per raggiungere e legare il materiale da recuperare che, poi, con l’aiuto di verricello e trattore, è stato gestito dai colleghi posizionati sulle sponde.

“L’intervento   si è reso necessario per garantire il libero  deflusso idraulico del fiume e per limitare gli effetti erosivi che l’accumulo del materiale trasportato dalle piene può indurre sul ponte stesso”, ha spiegato l’ingegner Beatrice Lanusini del Consorzio 2 Alto Valdarno, illustrando il procedimento seguito.

 “Raccontare questa operazione indubbiamente inusuale è il modo migliore per dimostrare che il Consorzio 2 Alto Valdarno ha sempre lavorato a pieno ritmo anche nel periodo di lockdown – commenta la Presidente del CB2 Serena Stefani -. La nostra piccola grande squadra, è riuscita, nonostante la pandemia, a gestire tutta l’attività senza ritardi, individuando sempre le soluzioni più efficaci e adeguate. Da oggi, l’organizzazione dei dipendenti sarà modificata e adeguata alle nuove disposizioni governative. Potranno partire, oltre ai lavori indifferibili e urgenti, anche gli interventi di manutenzione ordinaria che, in progress, andremo a realizzare seguendo il cronoprogramma definito annualmente e approvato dalla Regione Toscana. Insomma il Consorzio è pronto a “ripartire”, nella consapevolezza che di fatto non si è mai fermato!”

Daniele Lorenzini (Sindaco di Rignano sull’Arno) si è detto soddisfatto del lavoro svolto: “Un intervento di sicurezza e decoro importante per la nostra cittadinanza che era stato segnalato dalla nostra Amministrazione e dalla popolazione che monitorava il Ponte che, storicamente, per noi rappresenta il collegamento con il resto del Valdarno.”

 

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