Finanziati dalla Regione 7 interventi , ma ne mancano ancora altri 4

14 aprile 2016

Il presidente Paolo Tamburini: «È importante che adesso la Regione faccia un ulteriore piccolo passo in avanti per ridurre il rischio idrogeologico delle montagne aretine. Ovvero, visto che sono stati trovati i fondi per triplicare il plafond del bando per “sistemare” alcune zone della Regione, sarebbe estremamente positivo che siano finanziati almeno i progetti con che hanno avuto pari punteggio. Si tratta solo di un piccolo sforzo che riporterebbe ad una equità di distribuzione territoriale anche sotto il profilo della sicurezza idraulica»

Quattordici progetti presentati, per un totale di 3,6 milioni di euro di opere, sette finanziati dalla Regione, gli altri in attesa. Sono gli interventi che il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno ha presentato nell'ambito del Psr Feasr 2014-2020, bando relativo alla sottomisura 8.3, tutti ammessi ma e che per mancanza di fondi ne sono stati finanziati soltanto  la metà, per un importo di 1.3 milioni di euro. Per il presidente del Consorzio, Paolo Tamburini si tratta di finanziamenti positivi, ma la Regione poteva fare di più. «È importante che siano stati finanziati parte dei nostri progetti - commenta - ma è altrettanto importante che adesso la Regione faccia un ulteriore piccolo passo in avanti. Ovvero, visto che sono stati trovati i fondi per triplicare il plafond del bando per “sistemare” alcune zone della Regione, sarebbe estremamente positivo che siano finanziati almeno i progetti che hanno pari punteggio, anche per non creare sperequazioni difficilmente comprensibili dai cittadini. Si tratta solo di un piccolo sforzo che riporterebbe ad una maggiore equità di distribuzione territoriale anche sotto il profilo della sicurezza idraulica ».Per quanto riguarda i progetti presentati dal Consorzio, gli interventi finanziati, anche se manca ancora l'atto ufficiale della Regione, riguardano Pratovecchio Stia con il ripristino della funzionalità idraulica con opere di consolidamento e sistemazione del fosso Gardone in località Imposto (217mila euro), Anghiari per la realizzazione di difese spondali con massi in destra idraulica sul torrente Sovara e di scogliere con massi sul torrente Rio a Tavernelle (147mila euro), Loro Ciuffenna e Castiglion Fibocchi con un progetto di consolidamento a Mulinaccio e Pratovalle e Poggiolo (156mila euro), Pieve Santo Stefano per il consolidamento strutturale di opere idrauliche presenti nel torrente Sinigiola, a Monte Pietroso (197mila euro). Ci sono anche i Comuni di Ortignano Raggiolo con opere di sistemazione idraulico-forestale del torrente Teggina in località Macee e Vignacce (205mila euro), Pieve Santo Stefano e Sansepolcro per la realizzazione di scogliere ed adeguamento sezione idraulica sul torrente Tignana a difesa della strada comunale per Migliara (219mila euro) e Badia Tedalda con i lavori di adeguamento funzionale briglia e realizzazione di scogliere sul fiume Marecchia a Campacci di Rofelle (227mila euro).

I progetti con lo stesso punteggio di quelli finanziati e per i quali il Consorzio chiede che rientrino nel plafond, sono 4. Interessano Pratovecchio Stia con il consolidamento, messa in sicurezza di un versante in frana e sull'alveo e generale sistemazione e adeguamento opere correlate e delle zone limitrofe a Catero-Ama e Tartiglia (376mila euro), Bibbiena con il ripristino della funzionalità idraulica delle opere di bonifica nel Fosso dei Pianacci e nel Fosso di Rosciano (393mila euro), Talla e Castel Focognano per il ripristino della funzionalità idraulica delle opere di bonifica del Torrente Talla - Salutio a Molino delle Rocche e Salutio (408mila euro), Castel Focognano con il ripristino della funzionalità delle opere idrauliche del fiume Arno in località Rassina (442mila euro).

Il Consorzio, conclude Tamburini, «si sta impegnando per accelerare al massimo la progettazione definitiva per arrivare a concludere quanto prima con la Regione il Contratto per l’assegnazione dei contributi e dar seguito quindi alle successive fasi di progettazione e appalto dei lavori dando così risposte concrete ai territori interessati».

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