TEVERE PROTAGONISTA

29 marzo 2021

Il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno avvia un contratto di fiume sul corso d’acqua e sui suoi affluenti L’iniziativa coinvolge i comuni di Anghiari, Monterchi, Pieve Santo Stefano e Sansepolcro Giovedi l’incontro con i sindaci e gli enti interessati per una prima discussione e condivisione degli obiettivi Partecipa alla riunione il segretario generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale

Obiettivo puntato sul Tevere, insieme all’Arno, l’altro grande fiume che attraversa il comprensorio dell’Alto Valdarno.

Il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno ha deciso di avviare un percorso partecipativo, aperto e inclusivo, per coinvolgere soggetti pubblici e privati nella gestione di un tratto importante del corso d’acqua: quello che attraversa i territori dei comuni di Anghiari, Monterchi, Pieve Santo Stefano, Sansepolcro.

Il “patto” ha la forma del Contratto di Fiume, si chiama Tevere in Toscana e  abbraccia il bacino idrografico toscano del Tevere con i suoi  principali affluenti:  Singerna, Tignana, Fiumicello, Afra, Ancione, Sovara e Rimaggio che, scendendo dai Monti Rognosi, in inverno, è caratterizzato da grandi portate.

 Miglioramento della sicurezza idrogeologica, tutela dell’ambiente naturale e della biodiversità, valorizzazione e fruizione  dell’asta fluviale sono gli obiettivi che ispirano il progetto, sostenuto anche dalle associazioni del territorio, fra cui spicca, per l’impegno, “Nostra Valle”.

Primo passo giovedi 1 aprile 2021 quando, alle ore 10.30, si terrà il primo summit dei sindaci dei comuni interessati riuniti dalla Presidente del Consorzio di Bonifica, Serena Stefani, con la Presidente della Provincia di Arezzo, il Presidente dell’Unione Montana dei Comuni della Valtiberina, il segretario generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale, il Presidente del Parco dei Monti e della Valle del Sovara.

Causa COVID 19, l’incontro si terrà da remoto e servirà per mettere a fuoco e condividere obiettivi e modalità operative.

Nel percorso, saranno coinvolti quindi associazioni, ordini professionali, istituti scolastici, organizzazioni di categoria, imprese e soggetti privati che hanno proposte da avanzare e che  intendono impegnarsi per migliorare il territorio fluviale su cui vivono e operano, con la precisa volontà di trovare soluzioni per risolvere le criticità che lo rendono  fragile e  valorizzare le infinite potenzialità che rendono unica l’area compresa tra la dorsale appenninica e il confine con l’Umbria.

“Nelle nostre intenzioni un vero e proprio patto per lo sviluppo della Valtiberina Toscana basato sulla sussidiarietà e la partecipazione, che vedrà coinvolti tutti gli attori del territorio”, spiega la Presidente Serena Stefani.

 

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