PADONCHIA OK!

9 agosto 2021

A Monterchi ripulito dalla vegetazione invadente, il torrente migliora in sicurezza e fruibilità

Una sorta di intricata foresta di erbe infestanti ed arbusti aveva letteralmente colonizzato il Padonchia: un’invasione pericolosa anche sul piano idraulico, perchè, in alcuni punti, aveva raggiunto dimensioni e densità tali da costituire un ostacolo  per la corretta funzionalità idraulica del corso d’acqua.

Nel tratto compreso tra Ripoli e il fosso della Casa, la situazione più critica: in tutto quasi 1.200 metri di asta, “ostaggio” della vegetazione.

In questa area del territorio di Monterchi, operai e macchine del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno hanno concluso di recente l’intervento che ha cambiato letteralmente volto al torrente, rendendolo più sicuro e, come spesso accade dopo la “cura”, anche  più fruibile.

“L’operazione ha previsto uno sfalcio della vegetazione eseguito con mezzi meccanici lungo tutto il tratto interessato dalle lavorazioni, come programmato nel piano delle attività 2021”, spiega l’ingegner Enrico Righeschi del settore difesa idrogeologica del Consorzio e Direttori Lavori. E aggiunge: “Nel corso dell’intervento si è reso necessario procedere anche con la rimozione puntuale di alcune alberature cadute o in condizioni tali da potersi trasformare in improvvisi ostacoli per lo scorrimento delle acque o pericoli per la tenuta delle opere presenti”.

Nello stesso lotto sono previsti complessivamente lavori su oltre 10 km di aste fluviali.

Rimanendo nel territorio di Monterchi, il restyling ha interessato o interesserà anche  il torrente Ripoli, in località Ripoli, dall’intersezione con il Torrente Padonchia e tre affluenti di quest’ultimo.

Nell’elenco dei corsi d’acqua da sottoporre a “trattamento” figurano poi, nel comune di Anghiari, il Torrente Cerfone, in località Pian di Bagnaia, dal confine comunale di Monterchi, per una lunghezza di 450 m verso monte,  e il fosso di Bagnaia dall’intersezione con il Cerfone per una lunghezza verso monte di circa 1015 metri. Nel comune di Arezzo, il fosso dei Porcili, a monte di Palazzo del Pero, lungo la Strada della Rassinata, dall’intersezione con il Cerfone; il tratto identificato dal codice AV22825; il Cerfone;  il Rio Fiumicello e il San Chimento

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