Crisi idrica, il sistema Montedoglio e il Consorzio funzionano

14 luglio 2017

Determinante la realizzazione dei distretti irrigui per garantire le coltivazioni agricole. Presto i cantieri per il raddoppio dell’invaso. Il presidente del Consorzio, Paolo Tamburini: «Dove esiste la possibilità di utilizzo di acqua accumulata, la siccità si gestisce, non si hanno problemi in agricoltura, non si hanno problemi per l’approvvigionamento idropotabile»

Montedoglio sempre più importante per la vita e l’economia della Valdichiana e della provincia di Arezzo. In periodi di grave siccità come quello che vive in questo momento tutta la zona, l’invaso gestito dal Consorzio per quanto riguarda l’uso irriguo dell’acqua in agricoltura, è fondamentale per evitare disagi al territorio. «Dove esiste la possibilità di utilizzo di acqua accumulata, la siccità si gestisce, non si hanno problemi in agricoltura, non si hanno problemi per l’approvvigionamento idropotabile», commenta il presidente del Consorzio, Paolo Tamburini.

Distretti irrigui e Consorzio, la soluzione per l’agricoltura. «Dove sono stati realizzati i distretti irrigui – continua Tamburini -, il sistema Montedoglio garantisce ampia disponibilità di risorsa e sviluppo dell’agricoltura come accade per i distretti 1, 21, 7, 42/43 e Valtiberina, aree dove il Consorzio assicura la distribuzione dell’acqua». Dal canto suo, il Consorzio «si sta facendo promotore e parte attiva per lo sviluppo di nuovi distretti e la ripresa di una politica dell’irrigazione in Valdichiana basata proprio sul sistema di Montedoglio, oggi sotto utilizzato ma con grandi possibilità».

Il raddoppio della capacità di Montedoglio. Che Montedoglio sia di fondamentale importanza, è stato ribadito anche dalla Regione nell’incontro sulla crisi idrica dove ha presentato il piano da 4 milioni di euro di interventi per realizzare 22 pozzi. Per il governatore Enrico Rossi, ha ricordato che a Montedoglio, stanno per partire i cantieri che consentiranno di raddoppiare la capacità di invaso di quello che è il più grande bacino dell'Italia centrale. Una decisione che trova d’accordo anche il presidente Tamburini. «Occorre sviluppare una politica di investimenti infrastrutturali sulla raccolta dell’acqua, come i bacini di accumulo, sulla sua distribuzione, sull’irrigazione. Il Consorzio è pronto e disponibile a fare la propria parte e mettere a disposizione le proprie professionalità, competenze e il know - how acquisito in anni di esperienza sul campo. Scelte queste non più rimandabili per per contrastare e superare criticità della risorsa derivanti dai cambiamenti climatici e rendere il nostro sistema sociale e produttivo resiliente a questi cambiamenti».

La siccità in provincia di Arezzo e Siena. Per combattere la crisi idrica, per questa stagione il Consorzio ha rilasciato 138 autorizzazioni per una superficie irrigata di 488 ettari di cui 164 coltivati a mais, 74 a ortive e 250 a fruttiferi. La tecnica irrigua utilizzata è del tipo ad aspersione, 278 ettari, e localizzata, 210 ettari. Complessivamente è stato calcolato un consumo di un milione e 300mila metri cubi di acqua per un valore della produzione agricola stimata attorno a 4,5 milioni di euro.

Quattro distretti, vocazioni agricole diverse. Il Distretto n.1, si trova nella zona nord di Arezzo interessa il Comune di Arezzo, località Chiassa, Vico, Tregozzano, Campoluci, Petrognano e Quarata. In esercizio dal 1998 con una superficie attrezzata di 800 ha, irrigati stagionalmente 100 ha e con un consumo variabile negli anni dai 100.000 ai 150.000 mc. Le colture prevalenti sono mais (55 ha) e ortive ( 20 ha). Metodi di irrigazione: aspersione (50 ha) e localizzazione (48 ha). Il Distretto n. 21, è ubicato nella zona sud di Arezzo e interessa i comuni di Arezzo, Monte San Savino e Civitella in Val di Chiana, località Mugliano, Pieve al Toppo, Badia al Pino, Tuori, Tegoleto, Vado. In esercizio dal 2012 con una superficie attrezzata di 1600 ha, irrigati stagionalmente 300 ha e con un consumo variabile negli anni dai 700.000 mc ai 1.000.000 mc. Colture: frutteti (250 ha), piante ortive (20 ha), mais ( 10 ha). Metodi di irrigazione: aspersione (140 ha) e localizzazione (140 ha). Il Distretto n. 7 si trova, invece, nel comune di Castiglion Fiorentino tra la località Pozzo Nuovo e Manciano. In esercizio dal 2015 con una superficie attrezzata di 350 ha, irrigati stagionalmente 45 ha e con un consumo pari a 90.000 mc. Colture: piante ortive (37 ha), mais (4 ha). Metodi di irrigazione: aspersione (10 ha) e localizzazione (32 ha). Infine, il Distretto n. 42-43 localizzato nel comune di Montepulciano in provincia di Siena è localizzato nella piana di Valiano, Acquaviva, e Montepulciano stazione. Collaudato nel 2015 e in esercizio dal 2016 con una superficie attrezzata di 800 ha, irrigati 85 ha e con un consumo pari 55.000 mc. Coltura prevalente: mais. Metodi di irrigazione: aspersione (85 ha).

Consorzio 2 Alto Valdarno via E. Rossi 2/L - Arezzo (AR) 52100 - CF. 02177170517 - Telefono: +39 0575 190 02 - Fax: +39 190 02 99
Email: [email protected] - Web: http://www.cbaltovaldarno.it

Powered by Arezzo Telematica spa